Il costante aumento di polveri sottili nelle nostre città sta diventando un problema serio per la salubrità dell’aria che respiriamo. L’esposizione a lungo termine all’inquinamento rappresenta infatti uno dei fattori di maggior rischio per contrarre gravi patologie quali malattie polmonari, cardiovascolari e tumori. Per contro, in un tale contesto la vegetazione urbana può svolgere un ruolo di fondamentale importanza non solo per abbattere la CO2 , ma anche per filtrare inquinanti atmosferici di tipo gassoso, quale l’ozono (O3), e il particolato, come le PM10 e PM2.5, dannosi per la salute umana.
Gli alberi hanno dunque un ruolo determinante per l’ambiente e la salute nelle città e per questo occorre aumentarne la loro presenza: lo stesso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) punta in modo importante su azioni di forestazione in ambito urbano. Ma, come dimostrato dal CNR, occorre andare oltre i numeri degli alberi da piantare: infatti determinante, oltre alla qualità vivaistica e allo stato di salute, appare essere anche la specie del vegetale utilizzato. Questo perché non tutti gli alberi sono in grado di fornire gli stessi benefici ecosistemici.
Da questo punto di vista diventano fondamentali la ricerca e il coinvolgimento dei produttori vivaistici: per massimizzare il ruolo del verde urbano nel contrasto agli effetti negativi del mutamento climatico e migliorare la qualità dell’aria nelle città occorre utilizzare la pianta giusta nel posto giusto, laddove per pianta giusta si intende anche dal punto di vista della capacità di fornire benefici per l’ambiente in cui cresce.
Di questo si parlerà venerdì 16 Luglio, a Canneto sull’Oglio (MN), uno dei distretti vivaistici più importanti in Italia: i ricercatori del gruppo “Fitorimedio e mitigazione ambientale” dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE-CNR) di Bologna, che coordinano e gestiscono il Progetto Vivam (“FloroVIVaismo di qualità per la mitigazione e sostenibilità Ambientale”) finanziato dal FEARS e approvato dal GAL Oglio Po nell’ambito del PSR 2014-2020 di Regione Lombardia e sostenuto dal Comune di Canneto sull’Oglio, effettueranno attività divulgative e dimostrative in situ per illustrare le più recenti tecniche di caratterizzazione ecofisiologica e morfologica necessarie per stimare la potenzialità di mitigazione della CO2 e di inquinanti atmosferici di diverse specie prodotte nel territorio LEADER del GAL Oglio Po.
Verrà inoltre effettuata una dimostrazione di monitoraggio delle condizioni meteorologiche e di inquinanti atmosferici con centraline low-cost dell’IBE.
Queste informazioni pratiche consentiranno di fornire strumenti efficaci per la crescita delle stesse aziende, per soddisfare le richieste dei mercati nazionali e internazionali, sempre più attenti e consapevoli degli aspetti ambientali, con il prodotto vivaistico italiano.
Il ritrovo per l’incontro, aperto alle aziende del settore ai professionisti e agli amministratori pubblici, è previsto alle ore 10,30 in Piazza Matteotti a Canneto Sull’Oglio (MN) alla presenza dei rappresentanti del Distretto Plantaregina, dell’IBE-CNR, del GAL Oglio Po e dell’Amministrazione comunale.
Da qui i partecipanti, guidati dai ricercatori dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche si sposteranno nei campi dimostrativi.
Il termine è previsto per le ore 13 circa.
Per informazioni: 347 4623845
Obiettivi del progetto
Gli obiettivi generali del progetto sono di sostenere ed incentivare lo sviluppo e la competitività del settore del florovivaismo fornendo elementi innovativi e all’avanguardia per una maggiore valorizzazione del marchio di qualità delle piante provenienti da un territorio di eccellenza quale quello del GAL Oglio Po, che consenta di aggiudicarsi nei mercati vivaistici nazionali e internazionali un posto esclusivo di rilievo tenendo in considerazione la grande potenzialità delle piante quali strumenti per combattere l’inquinamento atmosferico.